mercoledì, gennaio 20, 2010

20/01 - Google in campo nella guerra dei cellulari

Il 5 gennaio, all’apertura del Ces 2010 (International Consumer Electronics Show) a Las Vegas è stato presentato ufficialmente Nexus One, il primo telefonino a marchio Google realizzato da Htc, azienda specializzata in smartphone.

In realtà, non si tratta del primo telefonino Google in assoluto: infatti, il 23 settembre 2008 era stato presentato a New York G1, sempre Htc, con tasti dedicati per Google Maps Street View, Gmail, YouTube e altri servizi targati Google. Dotato di una scheda di memoria da 1 gigabyte ed espandibile fino a 8, è stato uno dei primi cellulari a porsi come concorrente diretto dell’iPhone. Questo modello aveva i limiti di poter essere usato solo da utenti Google, di non registrare filmati e di essere privo di un riproduttore video. Da noi era conosciuto come HTC Dream, e Tim e Vodafone lo vendevano a 450 euro senza contratto. Poi, a maggio 2009 fu messo in commercio HTC Magic, prodotto analogo ma più evoluto, venduto da Vodafone e poi da Tim a 450 euro full optional.

Nexus One è tecnologicamente molto più avanzato. È stato lanciato con lo slogan «Web meets phone», la Rete incontra il telefono: non a caso “nexus” significa “connessione”. E infatti è Internet il fulcro del prodotto: connettività Wi-Fi e due servizi Google, Maps Navigator, che funge da navigatore Gps, e Goggles, che crea ricerche internautiche a partire dalle foto scattate col cellulare. Secondo l’esperto di Internet Tim O’Reilly, Nexus One è il primo vero telefono pensato e concepito per il web. La piattaforma sulla quale è basato è Android 2.1, sviluppata proprio da Google. Qui un’utile mappa del telefonino.

Android è una piattaforma opensource (gratuita e aperta alle modifiche degli utenti) per cellulari, basata sul sistema operativo Linux. È quella su cui si basano i tre cellulari Google (Htc Dream, Htc Magic e Nexus One), ma si adatta a cellulari di tutte le marche. La sua storia si è presto intrecciata con quella di Google: l’azienda di Mountain View ha indetto un concorso a premi, il cui ammontare complessivo è di 10 milioni di dollari, rivolto a potenziali sviluppatori di applicazioni per Android. La partecipazione è stata preclusa ai residenti in Italia, Cuba, Iran, Siria, Nord Corea, Sudan, Burma (Myanmar) e Quebec.

La vendita avviene esclusivamente online, sul sito google.com/phone, e sarà rivolta ai soli utenti Google: ognuno potrà acquistare al massimo cinque telefonini. Per il momento, il cellulare è disponibile per la vendita unicamente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, a Singapore e a Hong Kong; dall’aprile 2010 sarà disponibile anche in Europa.

Nexus One testato da Simone Brunozzi per Il Sole 24 Ore:

Punti forti. Sono principalmente tre: voice recognition (il sistema di riconoscimento vocale), augmented reality (la cosiddetta realtà aumentata, per avere un’idea di cos’è, potete vedere questo video) e user location (la localizzazione dell’utente).
• Tutte le applicazioni di Android, oltre ad email e navigazione su Internet, possono “dettare” al telefono ciò che si vuole: il sistema è perfezionabile, ma in futuro potrebbe rendere del tutto superfluo l’uso della tastiera;
• Goggles è un’applicazione che riconosce oggetti, monumenti, codici a barre, visi e dà la possibilità di interpretarli: messo di fronte a particolari disegni codificati, è in grado di trasformarli in filmati o animazioni in tre dimensioni. Qui un esempio del suo funzionamento;
• Grazie alla mappatura degli utenti, Google può fornire annunci pubblicitari sempre più mirati e rimanere leader del mercato della pubblicità online.
Altre caratteristiche che lo rendono un buon prodotto: l’ampio schermo (800×480 da 3,7 pollici), la fotocamera da 5 Megapixel con autofocus, la cancellazione del rumore tramite un microfono aggiuntivo.

Punti deboli. Non ha il multitouch (che invece ha l’iPhone), ha meno applicazioni del rivale (20.000 contro 90.000), ha un’interfaccia poco intuitiva e la connessione 3G dà qualche problema.

Apparentemente, i pro sembrano essere più dei contro. Un fattore negativo che non viene preso in considerazione da Brunozzi è il prezzo: 529 dollari (368 euro) se libero (“unlocked”), 179 (124 euro) se legato ad un contratto telefonico (che negli Usa vincola per due anni l’utente a T-Mobile, cui deve pagare anche un canone mensile di 79,99 dollari). Il costo di produzione del cellulare è di 174 dollari, considerando il costo dei singoli componenti. Il pezzo più costoso è il processore Snapdragon da un gigahertz (30,50 dollari), il più economico è il caricabatterie (1,20 dollari).

Negli Stati Uniti, Nexus One è stato oggetto di lamentele: i clienti protestano per la mancanza di assistenza telefonica (Google offre il servizio esclusivamente via Internet, e si possono aspettare anche 48 ore prima di ricevere risposta), per il malfunzionamento della connessione 3G, per i tempi di consegna troppo lunghi e per gli sconti offerti a chi sottoscrive un contratto con T-Mobile. L’argomento più scottante è la connettività: sui forum online si lamentano soprattutto frequenti cadute della linea durante le chiamate e bassa velocità di scaricamento. In seguito alle polemiche, il prezzo di vendita del cellulare acquistato con contratto T-Mobile sarà scontato di 100 dollari per i neoacquirenti, e sarà rimborsato della stessa cifra chi lo ha già comprato.

Nexus One contro iPhone. Su nexusforum.net, è aperto un sondaggio per decretare se Nexus sarà il “killer” dell’iPhone, il prodotto che gli toglierà lo scettro di smartphone più amato: per il momento, sono a quota 442 voti, e Nexus One sta stravincendo (297 voti contro 145).

Il telefonino Google si pone anche come concorrente dell’iTablet, ultimo nato di casa Apple, un pc portatile molto particolare che dovrebbe essere presentato da Steve Jobs a San Francisco il 26 gennaio.

Si dice che iTablet somigli ad un iPod gigante. Soprannominato iSlate e iPad (secondo MacRumors si chiamerà iGuide), sarà una grande tavoletta touchscreen di 9,6 pollici. Lo schermo sarà costruito da Wintek, la società che produce gli schermi per gli iPhone, e le batterie saranno prodotte da Dynaspro, che ha ricevuto una commessa per la produzione di 300.000 pezzi al mese. Secondo il Wall Street Journal, iTablet sarà in commercio a partire da marzo, e costerà dai 799 ai 999 dollari (dai 555 ai 694 euro circa).

Il 28 dicembre le azioni Apple in borsa hanno raggiunto il valore record di 211,61 dollari, dopo il tam tam pubblicitario in vista della presentazione mondiale del nuovo prodotto.


[articolo originale]

Nessun commento: