mercoledì, gennaio 27, 2010

27/01 - La seconda vita dell’hi-tech

In italiano “Raee” (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), in inglese “e-waste”, spazzatura elettronica: sono i rifiuti che produciamo buttando computer, cellulari, componenti tecnologici, elettrodomestici.

La spazzatura tecnologica è divisa in 5 grandi gruppi:
1. freddo e clima (frigoriferi, congelatori, condizionatori);
2. altri grandi bianchi (lavatrici, ventilatori elettrici);
3. tv e monitor;
4. elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione;
5. sorgenti luminose (lampadine e tubi fluorescenti);

Sono rifiuti altamente inquinanti: contiengono metalli pesanti e sostanze tossiche come piombo, cadmio e cromo esavalente. Sostanze rintracciabili anche nei corsi d’acqua dei siti di smaltimento di questi rifiuti. Possibili rischi per l’uomo: da semplici reazioni allergiche a tumori, danni a fegato e polmoni, danni cerebrali, alterazioni del dna. La sua gestione è regolata da una direttiva dell’Unione Europea.

I rifiuti tecnologici si possono rivelare un’autentica miniera d’oro: da ogni tonnellata di hardware si possono recuperare 16 grammi di oro puro (in una miniera tradizionale da ogni tonnellata se ne recuperano da due a quattro).

In media, in tutto il mondo si producono dai 20 ai 50 milioni di tonnellate di rifiuti tecnologici ogni anno. Solo in Europa, il Wwf ha stimato che ogni cittadino ne produce circa 20 chili ogni anno. Del 75% di quelli prodotti nell’Unione Europea e di più dell’80% di quelli prodotti in Italia non si hanno più notizie: sono in gran parte esportati, spesso illegalmente, per finire in discariche abusive in Africa oppure in mano a riciclatori clandestini in Asia, spesso nei paesi in via di sviluppo.

C’è chi ha annusato l’affare. Nel villaggio di Guiyu (Cina), ha sede un’enorme discarica di recupero di componenti elettronici. Qui, le schede elettroniche sono ammucchiate, smistate secondo tipologia e riscaldate in modo da staccarne i singoli componenti: questi vengono estratti uno ad uno, divisi per caratteristiche e conservati in contenitori. Il riciclo dei componenti genera un giro d’affari annuo pari a 75 milioni di dollari. Purtoppo però a svolgere questo lavoro sono spesso bambini e anziani sottopagati.

Il film documentario Garbage Dreams, in lizza come miglior documentario all’Oscar 2010, racconta come in Egitto gli Zabbaleen, letteralmente “popolo dei rifiuti”, riescano a riciclare più dell’80% dei materiali accumulati, pari a 3.000 tonnellate al giorno.

New York è stata la prima città statunitense ad imporre ai propri cittadini il riciclaggio tecnologico. Lo ha stabilito una legislazione approvata il 15 febbraio 2008 dal New York City Council, che ha permesso il recupero di circa 25.000 tonnellate di rifiuti elettronici accumulatisi a New York e dintorni.

In Italia, ogni cittadino produce più di 14 chili di rifiuti elettrici ed elettronici ogni anno, dei quali meno di un chilo e mezzo è recuperato. Nel 2009, sono state raccolte 180.000 tonnellate di Raee, più del doppio rispetto al 2008.

Da noi, Greenpeace porta avanti il progetto Elettronica verde per il riciclo corretto dei rifiuti. Una sua inchiesta dell’aprile 2009, “Hi-Tox” (scaricabile a questo indirizzo), svolta nei centri di raccolta Raee di otto regioni italiane, ha rivelato che solo il 20% di questi rispetta tutti i requisiti stabiliti dalla legge.

Dal 2008 i responsabili della raccolta Raee non sono più i comuni, ma i produttori. Quindi, se si vuole cambiare un elettrodomestico di qualsiasi tipo (computer, televisore, frigorifero), basta consegnarlo al rivenditore, che è obbligato per legge ad accettarlo: la consegna, spesso, dà diritto ad un buono per acquistare un nuovo apparecchio.

A Roma esistono quattro isole ecologiche e sette centri di raccolta per rifiuti particolari o ingombranti, ma questi ultimi si possono anche far ritirare a domicilio (per info, clicca qui): il prezzo varia da 13,75 a 87,34 euro a seconda del punto di raccolta e del volume dei rifiuti.

A Milano ci si può rivolgere all’Amsa (Azienda milanese servizi ambientali), l’azienda che si occupa della manutenzione delle strade e della raccolta dei rifiuti. Anche lei offre un servizio a pagamento di raccolta a domicilio (per info, clicca qui, per prenotare online qui). Presso le proprie riciclerie, l’azienda raccoglie anche i rifiuti Raee: nel 2008 ne ha raccolte 2.901 tonnellate. Per sapere dove buttare i propri rifiuti, si può chiamare il numero verde 800.332.299 oppure inviare un’e-mail.

Per conoscere quali sono i centri di raccolta Raee più vicini, ci si deve collegare al
sito istituzionale del Centro di Coordinamento Raee. Oggi si contano 2.893 centri di raccolta (dato aggiornato al 17 marzo 2009) il cui numero non è sufficiente per una gestione ottimale dei rifiuti, non distribuiti in maniera uniforme sul territorio: le 8 Regioni del Nord (Lombardia, Veneto e Emilia Romagna in testa) hanno 2.172 aree di raccolta rifiuti (una ogni 12.500 abitanti), contro le 325 del Centro (4 Regioni, una ogni 36.000) e le 302 del Sud (6 Regioni, una ogni 46.000). Sardegna e Sicilia hanno, rispettivamente, 62 e 32 centri di raccolta, vale a dire uno ogni 71.000 abitanti.

La regione italiana più all’avanguardia nel riciclo è la Lombardia, che copre il 20% dei rifiuti hi-tech riciclati in tutta Italia: 104.000 frigoriferi e congelatori riciclati in 12 mesi, 7.154 tonnellate di grandi elettrodomestici raccolti e trattati e oltre 5.800 tonnellate di materiali recuperati e reimmessi nella filiera produttiva. Soltanto in Lombardia, riciclare correttamente i Raee ha permesso di evitare, in un anno, l’emissione in atmosfera di 155.000 tonnellate di CO2, risparmiando 7 milioni e 366.000 chilowattora di energia e 3.100 tonnellate equivalenti di petrolio.

Con il motto «getta e usa», la società cooperativa Binario Etico ha aperto a Roma il primo negozio che vende solo pc riciclati (“trashware”), Trashop - Officina Informatica (Via del Forte Tiburtino 98). Prezzi: compresi fra 150 e 250 euro. Oltre alla vendita, il negozio offre anche un servizio di assistenza tecnica (per info, clicca qui).

In Italia, del riciclo si occupano alcuni consorzi, come: Ecodom (il più grande, detiene il 70% del mercato dei grandi elettrodomestici e gestisce il 40% dei Raee prodotti in Italia), ecoR’it, Ecoelit, Ecolight, Ecolamp (recupero e smaltimento di apparecchi d’illuminazione).

I cellulari sono i rifiuti più pericolosi, sia per l’ambiente che per la salute, ma il loro riciclo non è ancora decollato. Nel 2008, una ricerca inglese denunciava il fatto che meno del 50% degli inglesi riciclava il proprio cellulare. Gli italiani scendevano sotto il 25%. Nel Regno Unito, inviando il proprio cellulare e i relativi accessori al riciclo, si ricevono buoni sconto di valore variabile dalle 3 alle 100 sterline. Nel 2008, in un’indagine condotta da Nokia in 13 Paesi su un campione di 6.500 persone, la risposta più frequente era stata: «I vecchi cellulari? Possono sempre servire, che li butto a fare». A riciclare i telefonini era solo il 13% del campione.

Vodafone è l’operatore telefonico più sensibile alla tematica del riciclaggio: porta avanti la “raccolta telefoni, batterie e accessori” dal 2000. Con la sua campagna My Future ha invitato i possessori di un vecchio cellulare a portarlo in un suo centro per riciclarlo, ricevendo in cambio 50 punti Vodafone One. Nel gennaio 2007 ha lanciato ufficialmente la sua iniziativa della Serata del riciclo: consegnando ad un negozio Vodafone due cellulari da riciclare, si riceve in omaggio un biglietto d’ingresso omaggio ad uno spettacolo teatrale. Complessivamente, in 10 anni, Vodafone è riuscita a raccogliere un milione e 600mila telefoni.

Il vecchio televisore si può riciclare per il 96%. Dalla tv si può ricavare: rame (3%), ferro (12%), alluminio (0,4%), vetro (48%) e plastica (16%), con l’aggiunta dello schermo e del vetro dei tubi catodici. Il vetro rimane il materiale più recuperato: nel 2008 sono state recuperate quasi 3.700 tonnellate di vetro schermo, circa 2.400 tonnellate di vetro cono ed altre 75 tonnellate di vetro, che rappresentano complessivamente circa la metà delle frazioni recuperate.

A Yashiro (Giappone), ha sede il Panasonic eco technology center, dove si smontano i vecchi televisori e si sperimentano tecniche di riciclaggio dei loro componenti. Con l’arrivo del digitale terrestre, in Giappone sono stati dismessi 12,9 milioni di televisori, che sono stati disassemblati con cura e privati delle parti riciclabili. Nell’impianto giapponese lavorano 180 persone, e recuperano ogni anno 30.000 tonnellate di materiale riciclabile.

Nei primi 10 mesi del 2009, in Italia sono stati dismessi 1,8 milioni di televisori, per un totale di 36.000 tonnellate di materiale. Questo viene usato anche nell’edilizia: come accade nel progetto Glass Plus del consorzio ReMedia, che ricicla il vetro dei tubi catodici per produrre piastrelle di ceramica per il Gruppo Concorde, di cui è partner.

Online, molti consigli per riutilizzare la vecchia tv e il vecchio computer. Il televisore, ad esempio, può rivelarsi un comodo portaoggetti, un mobiletto bar, un acquario (le istruzioni per realizzarlo le trovate qui), una poltrona, una fiorera, o semplicemente un supporto per le vecchie console di videogiochi. Un sito ricco di informazioni utili è greenme.it. Anche il vecchio pc può diventare un acquario. Si può adoperare un vecchio Macintosh della Apple (Macquarium): basta inserire una vasca da acquario dentro il case del vecchio Mac. Qui qualche esempio.

Riciclare e fare del bene. Come Jacob Komar, statunitense, 17 anni, che usa il computer da quando aveva 2 anni e da quando ne aveva 9 ha riciclato più di 1.500 vecchi pc, smontandone e rimontandone componenti per poi donarli riassemblati alle famiglie povere del suo quartiere. Ha fondato l’associazione non-profit Computers for Communities. Vicino a Milano, a Peschiera Borromeo, Banco informatico raccoglie computer e accessori usati ma funzionanti e, dopo averli testati, li dona a scuole, università opere sociali e istituti di formazione in Italia e nei paesi in via di sviluppo.

Quando il riciclo si fa arte. Per ridare una seconda vita ai bauli di musicassette dismesse dagli anni ’90, l’artista spagnola Vanesa Moreno costruisce mobili con gli involucri di plastica annodati dai nastri: un’abat-jour costa 35 euro, una piantana 140. Inoltre, si possono barattare con lei le proprie vecchie cassette (ooomydesign.com). Ink-Cartridge Chandelier è un lampadario realizzato con le cartucce esaurite della Epson. Costo: 150 dollari (in vendita su etsy.com).


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martedì, gennaio 26, 2010

25/01 - Abstracts

OCCASIONI Fidel Castro sarebbe potuto diventare giocatore nella squadra americana di baseball dei Washington Senators, ma fu scartato e ripiegò sulla politica. Hitler fu sul punto di suicidarsi nel 1923, dopo il fallimento del colpo di stato a Monaco, ma un amico lo convinse a non farlo. Napoleone non potè fare una ricognizione sul campo a Waterloo per colpa di un attacco di emorroidi e il 18 giugno 1815 vi fu sconfitto dal duca di Wellington. Winston Churchill, maggiore dell’esercito inglese nella Prima guerra mondiale, si salvò da un attacco dell’artiglieria tedesca perché era andato a incontrare il suo comandante (Ferdinando Cotugno, Vanity Fair 20/1).

REFERENDUM Il referendum per la costruzione di una nuova filiale Ikea nel quartiere di Altona (Amburgo) ha avuto più votanti delle elezioni europee di giugno. Il nuovo negozio della catena dovrebbe essere alto 37 metri e ampio 20.000 metri quadri ed essere edificato sulla Große Bergstraße, un viale di 800 metri che è stato la prima area per soli pedoni della Germania: qui aveva sede il Frappant, centro commerciale costruito nel ’74 e chiuso nel 2003, oggi occupato da 140 artisti. Questi hanno lanciato una raccolta firme anti-Ikea e per tutta risposta Bernd Langmaack, direttore dell’associazione dei commercianti di Altona, ha iniziato a raccogliere adesioni per un referendum pro-Ikea. La consultazione si è svolta il 19 gennaio: ha vinto l’Ikea con il 77,15% dei voti (Alessandro Alviani, La Stampa 20/1).

GALATEO Monsignor Raffaello Martinelli è autore del primo galateo per chi va a messa. Prima di entrare in chiesa è buona regola smettere di parlare, spegnere il cellulare e assicurarsi che il proprio abbigliamento sia decoroso: è importante arrivare puntuali. Poi, il segno della croce è valido solo se fatto «con l’acqua benedetta», si prega davanti al tabernacolo compiendo «un atto di adorazione con la genuflessione o almeno con un profondo inchino». Lo scambio del segno di pace va fatto «con chi ti sta più vicino, senza lasciare il tuo posto». Durante la comunione, che va fatta solo se si è «in grazia di Dio» e previo «digiuno di almeno un’ora», chi riceve l’ostia consacrata in mano, in caso non la porti subito alla bocca davanti al sacerdote, è bene che la «prenda delicatamente con le dita della mano destra». Durante i canti, è meglio cantare anche se non si è intonati (adnkronos.it 19/1).

SCALDARE La catena alberghiera Holiday Inn ha deciso di assumere degli «scaldaletto umani», uomini e donne, pagati per scaldare i letti dei clienti per cinque minuti prima che vadano a dormire: il servizio è gratuito. L’iniziativa è attiva in tre alberghi del Regno Unito, ma un portavoce della catena assicura che «se vediamo un riscontro positivo da parte dei clienti e se il maltempo continua, adotteremo scaldaletto umani in tutti i nostri alberghi in Gran Bretagna» (lastampa.it 18/1).

XXX This Aint Avatar XXX, ovvero la parodia porno del campione d’incassi Avatar, diretto da James Cameron. Sarà prodotto dalla società legata alla rivista per adulti Hustler, che ha prodotto altre porno-parodie ispirate a Sarah Palin e Tiger Woods, oltre che alle serie televisive Happy Days e Star Trek. Al momento, non si sa se la pellicola verrà realizzata in 3D e con effetti speciali. Il sito americano Empire, giudicando il titolo fiacco, ha chiesto ai suoi lettori di inventarsi possibili alternative (ansa.it 20/1).

DISTINGUERE Il Times ha riportato il parere di alcuni psichiatri secondo cui la visione del kolossal Avatar sarebbe un’esperienza così vicina alla realtà che la mente umana faticherebbe a distinguere il mondo vero da quello virtuale, stimolando così manie depressive o persino suicide in alcuni soggetti (Antonello Guerrera, Il Riformista 20/1).

OSSESSIONI L’attrice statunitense Heidi Montag, 23 anni, è ossessionata dalla chirurgia estetica. Recentemente, in un solo giorno, si è sottoposta a dieci interventi chirurgici al viso: tra questi, un mini lifting alle sopracciglia, iniezioni di botulino sulla fronte, iniezioni di grasso negli zigomi, nelle pieghe nasolabiali e nelle labbra, riduzione del mento, liposuzione del collo (dailymail.co.uk 20/1).

SPOSE In Italia, le spose bambine sono 2.000 ogni anno. Da noi il matrimonio di minorenni non è ammesso, ma esiste una deroga secondo la quale, per «gravi motivi», dai 16 anni in poi ci si può sposare. Il numero dei matrimoni fra ragazzini è molto diminuito: da 1.173 nel 1994 a 156 nel 2007. La regione in cui ci sposa più giovani è la Campania, con 77 matrimoni fra minorenni, perlopiù stranieri. Il matrimonio combinato è un’usanza presente soprattutto nelle comunità indiane e pakistane (Gianni Santucci, Corriere della Sera 20/1).

RINUNCE Sania Mirza, indiana, 23 anni, celebre tennista. Ha intenzione di sposarsi e di ritirarsi dallo sport, ma secondo la stampa ha ceduto alla famiglia, che le avrebbe imposto un matrimonio combinato come da tradizione. Sania e il suo fidanzato Sohrab si sono fidanzati ufficialmente lo scorso luglio: lei ne parla come di «un amico d’infanzia», ma hanno lo stesso cognome (Marco Lombardo, il Giornale 22/1).

FIGLIE Mathangi Arulpragasam, figlia dell’attivista indiano Tamil Arul Pragasam, nome d’arte M.I.A (Missing In Action) fa di professione la cantante. Ha ricevuto la nomination all’Oscar per la canzone O...saya del film The Millionaire. È accusata di essere simpatizzante del gruppo terroristico LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eflam) perché nella canzone Growin up, Brewing Up incita alla guerrilla le Tigri del Tamil: per questo motivo le viene negato il visto per gli Usa. E’ stata inserita da Time nella lista delle 100 persone più influenti del 2009 (Michele Wad Caporosso, Rolling Stone gennaio 2010).

BADANTI «Sul Lago di Garda abita una ragazza dello Sri Lanka, venuta in Italia per guadagnare i seimila euro che servono a pagare le cure del fratellino malato di tumore. Lavando i pavimenti di giorno, facendo la badante di notte, e risparmiando ferocemente su tutto, giorno e notte, in un anno la ragazza riesce a mettere da parte la cifra agognata. Si accinge a mandare il vaglia a casa, ma non resiste alla tentazione di telefonare alla mamma per anticiparle la grande notizia. Entra in una cabina (la ragazza non ha il telefonino), tenendo a tracolla la borsa con i seimila euro. Quando quattro ragazzetti gliela strappano, lei lancia un urlo nella cornetta e la madre, dall’altra parte del mondo, vive il suo dramma in diretta. I carabinieri identificano subito i rapinatori: li conoscono già. Sono adolescenti della zona, molto ricchi e molto annoiati, che cercano di scuotere l’abulia delle proprie esistenze con gesti che procurino scariche violente di adrenalina: per esempio rubare soldi a chi ne ha bisogno per andarli a spendere in cose di cui loro non hanno alcun bisogno. Vengono acciuffati mentre stanno finendo di dilapidare il bottino in un negozio di oggetti griffati. Lo scontro fra bene e male è così lampante che per mettere tutto a tacere, anche la coscienza, i genitori dei bulletti rifondono i seimila euro. «Sono i nostri figli, cosa possiamo fare?», si giustificano. Un’idea l’avrei. Vivere come la ragazza per un anno: lavando i pavimenti di giorno, facendo i badanti di notte, e risparmiando ferocemente su tutto, giorno e notte. Magari funziona» (Massimo Gramellini, La Stampa 23/1).

TIGRI La tigre è un animale a rischio d’estinzione, soprattutto in Cina e in India. Solo nella Siberia russa la situazione è sotto controllo: in cinque anni nella penisola dell’Amur le tigri sono scese da 500 a 300, ma la possibilità di riproduzione resta elevata. Si calcola che in tutto il mondo siano rimasti circa 3.200 esemplari in libertà. Aumentano invece le tigri in cattività: 9.000 nel mondo, 5.000 solo in Cina (Giampaolo Visetti, repubblica.it 21/1).

CANI Rocky, un pastore tedesco di cinque anni, ha percorso 600 chilometri per tornare a Pisa dal suo padrone. Era stato catturato e portato via da un gruppo di nomadi sulla spiaggia di Marina di Carrara tre anni fa. Il padrone, il portuale siriano Ibrahim Fwal, aveva sporto denuncia senza sapere più nulla. Il cane era stato adottato da una famiglia di Salerno totalmente ignara della sua storia e, un giorno, era fuggito di casa dirigendosi istintivamente verso nord. A Pisa è stato trovato da un gruppo di animalisti che lo hanno portato al canile: notato il suo tatuaggio identificativo, è stato rintracciato il padrone. Che ora dice: «Starà sempre con me e adesso non lo toccherà più nessuno» (Marco Gasperetti, Corriere della Sera 23/1).


[Il Foglio del lunedì, 25/01/10]

mercoledì, gennaio 20, 2010

20/01 - Google in campo nella guerra dei cellulari

Il 5 gennaio, all’apertura del Ces 2010 (International Consumer Electronics Show) a Las Vegas è stato presentato ufficialmente Nexus One, il primo telefonino a marchio Google realizzato da Htc, azienda specializzata in smartphone.

In realtà, non si tratta del primo telefonino Google in assoluto: infatti, il 23 settembre 2008 era stato presentato a New York G1, sempre Htc, con tasti dedicati per Google Maps Street View, Gmail, YouTube e altri servizi targati Google. Dotato di una scheda di memoria da 1 gigabyte ed espandibile fino a 8, è stato uno dei primi cellulari a porsi come concorrente diretto dell’iPhone. Questo modello aveva i limiti di poter essere usato solo da utenti Google, di non registrare filmati e di essere privo di un riproduttore video. Da noi era conosciuto come HTC Dream, e Tim e Vodafone lo vendevano a 450 euro senza contratto. Poi, a maggio 2009 fu messo in commercio HTC Magic, prodotto analogo ma più evoluto, venduto da Vodafone e poi da Tim a 450 euro full optional.

Nexus One è tecnologicamente molto più avanzato. È stato lanciato con lo slogan «Web meets phone», la Rete incontra il telefono: non a caso “nexus” significa “connessione”. E infatti è Internet il fulcro del prodotto: connettività Wi-Fi e due servizi Google, Maps Navigator, che funge da navigatore Gps, e Goggles, che crea ricerche internautiche a partire dalle foto scattate col cellulare. Secondo l’esperto di Internet Tim O’Reilly, Nexus One è il primo vero telefono pensato e concepito per il web. La piattaforma sulla quale è basato è Android 2.1, sviluppata proprio da Google. Qui un’utile mappa del telefonino.

Android è una piattaforma opensource (gratuita e aperta alle modifiche degli utenti) per cellulari, basata sul sistema operativo Linux. È quella su cui si basano i tre cellulari Google (Htc Dream, Htc Magic e Nexus One), ma si adatta a cellulari di tutte le marche. La sua storia si è presto intrecciata con quella di Google: l’azienda di Mountain View ha indetto un concorso a premi, il cui ammontare complessivo è di 10 milioni di dollari, rivolto a potenziali sviluppatori di applicazioni per Android. La partecipazione è stata preclusa ai residenti in Italia, Cuba, Iran, Siria, Nord Corea, Sudan, Burma (Myanmar) e Quebec.

La vendita avviene esclusivamente online, sul sito google.com/phone, e sarà rivolta ai soli utenti Google: ognuno potrà acquistare al massimo cinque telefonini. Per il momento, il cellulare è disponibile per la vendita unicamente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, a Singapore e a Hong Kong; dall’aprile 2010 sarà disponibile anche in Europa.

Nexus One testato da Simone Brunozzi per Il Sole 24 Ore:

Punti forti. Sono principalmente tre: voice recognition (il sistema di riconoscimento vocale), augmented reality (la cosiddetta realtà aumentata, per avere un’idea di cos’è, potete vedere questo video) e user location (la localizzazione dell’utente).
• Tutte le applicazioni di Android, oltre ad email e navigazione su Internet, possono “dettare” al telefono ciò che si vuole: il sistema è perfezionabile, ma in futuro potrebbe rendere del tutto superfluo l’uso della tastiera;
• Goggles è un’applicazione che riconosce oggetti, monumenti, codici a barre, visi e dà la possibilità di interpretarli: messo di fronte a particolari disegni codificati, è in grado di trasformarli in filmati o animazioni in tre dimensioni. Qui un esempio del suo funzionamento;
• Grazie alla mappatura degli utenti, Google può fornire annunci pubblicitari sempre più mirati e rimanere leader del mercato della pubblicità online.
Altre caratteristiche che lo rendono un buon prodotto: l’ampio schermo (800×480 da 3,7 pollici), la fotocamera da 5 Megapixel con autofocus, la cancellazione del rumore tramite un microfono aggiuntivo.

Punti deboli. Non ha il multitouch (che invece ha l’iPhone), ha meno applicazioni del rivale (20.000 contro 90.000), ha un’interfaccia poco intuitiva e la connessione 3G dà qualche problema.

Apparentemente, i pro sembrano essere più dei contro. Un fattore negativo che non viene preso in considerazione da Brunozzi è il prezzo: 529 dollari (368 euro) se libero (“unlocked”), 179 (124 euro) se legato ad un contratto telefonico (che negli Usa vincola per due anni l’utente a T-Mobile, cui deve pagare anche un canone mensile di 79,99 dollari). Il costo di produzione del cellulare è di 174 dollari, considerando il costo dei singoli componenti. Il pezzo più costoso è il processore Snapdragon da un gigahertz (30,50 dollari), il più economico è il caricabatterie (1,20 dollari).

Negli Stati Uniti, Nexus One è stato oggetto di lamentele: i clienti protestano per la mancanza di assistenza telefonica (Google offre il servizio esclusivamente via Internet, e si possono aspettare anche 48 ore prima di ricevere risposta), per il malfunzionamento della connessione 3G, per i tempi di consegna troppo lunghi e per gli sconti offerti a chi sottoscrive un contratto con T-Mobile. L’argomento più scottante è la connettività: sui forum online si lamentano soprattutto frequenti cadute della linea durante le chiamate e bassa velocità di scaricamento. In seguito alle polemiche, il prezzo di vendita del cellulare acquistato con contratto T-Mobile sarà scontato di 100 dollari per i neoacquirenti, e sarà rimborsato della stessa cifra chi lo ha già comprato.

Nexus One contro iPhone. Su nexusforum.net, è aperto un sondaggio per decretare se Nexus sarà il “killer” dell’iPhone, il prodotto che gli toglierà lo scettro di smartphone più amato: per il momento, sono a quota 442 voti, e Nexus One sta stravincendo (297 voti contro 145).

Il telefonino Google si pone anche come concorrente dell’iTablet, ultimo nato di casa Apple, un pc portatile molto particolare che dovrebbe essere presentato da Steve Jobs a San Francisco il 26 gennaio.

Si dice che iTablet somigli ad un iPod gigante. Soprannominato iSlate e iPad (secondo MacRumors si chiamerà iGuide), sarà una grande tavoletta touchscreen di 9,6 pollici. Lo schermo sarà costruito da Wintek, la società che produce gli schermi per gli iPhone, e le batterie saranno prodotte da Dynaspro, che ha ricevuto una commessa per la produzione di 300.000 pezzi al mese. Secondo il Wall Street Journal, iTablet sarà in commercio a partire da marzo, e costerà dai 799 ai 999 dollari (dai 555 ai 694 euro circa).

Il 28 dicembre le azioni Apple in borsa hanno raggiunto il valore record di 211,61 dollari, dopo il tam tam pubblicitario in vista della presentazione mondiale del nuovo prodotto.


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lunedì, gennaio 18, 2010

18/01 - Abstracts

PRECEDENZE Gianni Letta ha inviato a tutti i ministri un documento del cerimoniale di Stato che indica «l’ordine protocollare di precedenza», cioè l’ordine in cui si assegnano le poltrone ai ministri nelle cerimonie ufficiali: 1˚ Frattini (Esteri), 2˚ Maroni (Interno), 3˚ Alfano (Giustizia), 4˚ La Russa (Difesa), 5˚ Tremonti (Economia), 6˚ Scajola (Sviluppo economico), 7˚ Zaia (Politiche agricole), 8˚ Prestigiacomo (Ambiente), 9° Matteoli (Infrastrutture), 10° Sacconi (Lavoro), 11° Gelmini (Istruzione), 12° Bondi (Beni culturali), 13° Fazio (Salute), 14° Vito (Rapporti Parlamento), 15° Bossi (Riforme), 16° Calderoli (Semplificazione), 17° Fitto (Affari regionali), 18° Carfagna (Pari opportunità), 19° Ronchi (Politiche europee), 20° Brunetta (Pubblica amministrazione), 21° Rotondi (Programma), 22° Meloni (Gioventù), 23° Brambilla (Turismo). L’ordine delle precedenze dipende dalla data di istituzione del ministero. Per i ministri senza portafoglio, che seguono quelli titolari di Dicastero, vale l’ordine alfabetico (Alessandro Trocino, Corriere della Sera 16/1).

SCUOLA L’Africa ha bisogno di 2,4 milioni di insegnanti in più rispetto ai 2,8 milioni che ha attualmente: l’incremento servirà ad avvicinare il Paese all’obiettivo fondamentale dell’educazione primaria per tutti entro il 2015. Repubblica Centrafricana ed Eritrea dovrebbero aumentare il numero di insegnanti rispettivamente del 18,5 e del 16% ogni anno, mentre il Ciad del 14%, il Niger del 12,5% e il Burkina Faso del 12%. In molte zone dell’Africa le famiglie ricorrono a maestri “comunitari”, che costano cinque o sei volte meno di quelli statali (Chiara Zappa, Avvenire 14/1).

ANAGRAFE Circa 51 milioni di bambini nati nel 2007 non sono stati iscritti all’anagrafe: la maggior parte di loro proviene dall’Asia meridionale e dall’Africa. In Burkina Faso, prodotto interno lordo annuo di 320 euro pro capite, iscrivere i figli all’anagrafe è gratuito fino al sessantesimo giorno di vita, poi si pagano 5 euro. Ora Blaise Compaoré, presidente del Paese, vorrebbe rendere gratuita l’iscrizione tardiva fino ai 10 anni e scontata del 50% fino ai 18 (Paola Zanuttini, il Venerdì di Repubblica 15/1).

IMMIGRATI A Reggio Emilia, su 165.000 abitanti, 26.000 sono stranieri (il 16%): l’Emilia è la regione a «maggiore potenzialità di integrazione» e Reggio ha il tasso d’occupazione più alto d’Italia, dopo Bologna. Gli studenti stranieri nelle scuole sono quasi 4.500 (il 13%), di novanta nazionalità diverse: soprattutto marocchini, albanesi e indiani. In provincia ci sono quasi 8.000 imprenditori stranieri, soprattutto cinesi (1.125), nel settore industriale e in quello edile (Cesare Fiumi, Sette 14/1).

CONTADINI In Italia, nel settore agricolo, lavorano 172.143 extracomunitari. Il loro numero, dopo una crescita costante, è leggermente calato rispetto al 2008: nel 1995 erano 51.865, nel 2008 181.077. La mansione che ricoprono è soprattutto quella di raccolta di agrumi e olive, attività che nel 2007 impiegavano rispettivamente 8.000 e 3.500 immigrati. Le retribuzioni: quelle sindacali vanno dai 34 ai 39,2 euro al giorno, a seconda del settore, quelle non sindacali dai 16,5 ai 25 euro. Nel Nord e nel Centro Italia il numero degli immigrati è più che decuplicato, nel Sud è triplicato, soprattutto nelle regioni agricole (Campania, Puglia, Calabria). In Puglia si è incrementato di oltre 20.000 unità (Antonella Baccaro, Corriere della Sera 11/1).

MELE A Cles, capitale della Val Di Non a 1.246 chilometri da Rosarno, raccogliendo mele (Melinda, che dal 2003 sono a denominazione di origine protetta) per 50-60 giorni si può arrivare a guadagnare 4.000 euro netti. Senza spese, perché vitto e alloggio sono gratis, offerti dai contadini, che sono i 5.200 soci del consorzio Melinda. I primi immigrati ad arrivare in Val Di Non furono gli africani, messi in regola e pagati sette euro all’ora: circa 60 euro per una giornata di lavoro (contro i 25 dei braccianti di Rosarno). Per l’ultima raccolta delle mele, svoltasi fra settembre e ottobre dello scorso anno, hanno lavorato in Val di Non 6.000-7.000 immigrati, molti dei quali tornano ogni anno. In ogni stagione si raccolgono 300.000 tonnellate di frutta (Nino Cirillo, Il Messaggero 12/1).

ASINI Al concorso per un posto da vigile urbano nel comune di Pitigliano (Grosseto), non è stato ammesso alcun candidato alla prova orale: colpa dei troppi errori di grammatica e ortografia. Erano arrivate 238 domande, ma alla prova scritta si erano presentati solo in 61. Trenta se ne sono andati dopo aver letto la traccia dello scritto, gli altri 31 hanno fatto l’esame e sono stati bocciati. Era già successo ad Orbetello, in un concorso per un posto da dirigente al quale avevano partecipato 24 dottori in Giurisprudenza (Léon Bertoletti, Libero 15/1).

CANI Il 6 gennaio 15 chihuahua trovatelli della Bay Area sono atterrati all’aeroporto JFK con il volo San Francisco-New York numero 12 della Virgin America: dopo una breve permanenza presso l’Adoption Center of the American Society for the Prevention of Cruelty to Animals di New York, sono stati adottati. Ogni mese vengono abbandonati 600 chihuahua nella zona tra San Francisco e la Bay Aerea, sulla West Coast. È colpa delle mode delle razze canine: il chihuahua è protagonista di film (Legally Blonde), cartoni animati (The Ren & Stimpy Show) e pubblicità. I chihuahua delle star: Bit Bit, che vive in una suite privata della villa della sua padrona Britney Spears e mangia bistecche da 180 dollari; Tinkerbell, l’«accessorio di moda obbligatorio» di Paris Hilton (Alessandra Farkas, Corriere della Sera 12/1).

OSPITARE L’hotel Britannia di Rimini, tre stelle, da quattro inverni ospita gratis nelle sue 33 stanze barboni, senzatetto e bisognosi. Quest’anno sono venuti quasi in 200. La proprietaria, Antonietta Curcio, 60 anni: «Qualcuno mi ha anche chiesto dov’era la fregatura. Dovevo insistere perché la mattina si servissero a piacimento dal buffet della colazione. C’era chi continuava a dire: “Ma davvero posso?”» (Francesco Alberti, Corriere della Sera 11/1).

CARCERI/1 A Pozzale (Empoli) c’è un carcere femminile che ospita due detenute a fronte di una capienza di 24. Inaugurato l’8 marzo del 1997, più di mille metri quadri di superficie, due piani, 26 celle singole e confortevoli, una biblioteca, una sala ricreativa, un gabinetto dentistico, un’infermeria, un campo di calcetto, un ettaro di terra coltivata a ulivi, una serra e un’azienda agricola dove si producono vino e olio. Dal primo gennaio è stato trasformato nel primo carcere in Italia per transgender. Dal ’97 ad oggi vi sono passate cento donne. Il carcere costa ai contribuenti 500 euro al giorno, e in passato è arrivato a costarne 3.000-4.000 (Fabrizio Boschi, Il Giornale 11/1).

CARCERI/2 Le 84 persone arrestate nel corso dell’operazione antidroga “Ouverture” non hanno trovato posto nei due carceri di Messina per mancanza di spazio. Così 73 di loro sono state distribuite fra le carceri di Siracusa, Augusta, Ragusa, Caltagirone, Enna, Caltanissetta e Messina, 11 sono finite agli arresti domiciliari, una sottoposta all’obbligo di firma (Giuseppe Vecchio, Avvenire 15/1).

ISOLE L’isola di Hainan (Cina), tre ore e mezzo di volo da Pechino, temperatura di 29 gradi centigradi, 1.500 chilometri di coste e 40 alberghi a cinque stelle sulla spiaggia principale, Yalong Bay. Vanta il più grande complesso da golf della Cina: 22 campi a tema, con riproduzioni della Grande Muraglia e degli anfiteatri romani, che potrebbero diventare 100 nei prossimi cinque anni. Nei complessi residenziali i prezzi delle case sono cresciuti in media del 10% all’anno dal 2008. Il piano di sviluppo dell’isola prevede l’apertura di altri alberghi e dei primi casinò del Paese (Antonia Cimini, Il Messaggero 11/1).

CINA Nel 2040 il Pil della Cina raggiungerà quota 123 miliardi di dollari, pari a circa tre volte la produzione mondiale nel 2000. Il reddito pro capite toccherà gli 85.000 dollari, più del doppio di quanto previsto per l’Unione Europea e molto più di India e Giappone. Il settore agricolo è responsabile per circa un terzo dell’attuale crescita economica del Paese (Robert Fogel, Foreign Policy gennaio).

GIAPPONE Nel 2010 il debito pubblico lordo giapponese sfiorerà il 230% del Pil. Inoltre, la compagnia di bandiera, la Japan Airlines, è vicina alla bancarotta e potrebbe essere salvata solo dall’acquisto da parte di una compagnia aerea americana. E Akio Toyoda, presidente della Toyota, ha dichiarato che la sua azienda «sta lottando per la sopravvivenza». Tutto il contrario dei cinesi, primi al mondo per vendite di automobili (Federico Rampini, la Repubblica 15/1).


[Il Foglio del lunedì 18/01/10]

lunedì, gennaio 11, 2010

11/01 - Abstracts

SUICIDI Il 5 gennaio Neha Sawant, indiana, 11 anni, si è impiccata con una sciarpa di seta nella sua cameretta. In India, lo stesso giorno, si sono suicidati anche altri due ragazzi. Neha, che in lingua hindi significa “amore”, non ha spiegato il motivo del suo gesto ma è sicuro che lo abbia fatto perché i genitori si sono opposti alla sua carriera televisiva. Ballerina provetta, era la più brava di un gruppo di danzatori che si esibivano a Mumbai e aveva partecipato a tre reality show di danza in televisione. La sua aspirazione era recitare a Bollywood, ma da poco i genitori avevano cominciato ad arginare le sue ambizioni per spingerla a concentrarsi sullo studio (Bruno Ventavoli, La Stampa 6/1).

SOPRAVVISSUTI Tsutomu Yamaguchi, giapponese, 93 anni, era un “hibakusha”, un sopravvissuto, l’unico vivente, al doppio bombardamento atomico giapponese che pose fine alla Seconda guerra mondiale. Allora ingegnere di Mitsubishi, il 6 agosto 1945 si era recato a Hiroshima per motivi di lavoro, e tre giorni dopo a Nagasaki, proprio in corrispondenza delle due atomiche. È morto il 4 gennaio, dopo aver lottato per mesi contro un tumore allo stomaco, la causa più frequente di morte dei sopravvissuti incluso suo figlio, scomparso nel 2005. In seguito ai bombardamenti a Hiroshima morirono 140.000 persone, a Nagasaki 74.000 (Anna Zafesova, Corriere della Sera 7/1).

CRESCERE Ida Giovanna Mantelli, classe 1881, il I maggio 1907 depositò la somma, allora ingente, di 100 lire sul libretto di risparmio numero 0069 acceso presso la Banca Popolare di Sampierdarena (agenzia di Bolzaneto) con interesse bancario del 3,50% netto. Il 7 giugno 1984, a 103 anni compiuti, Ida morì, nominando con un testamento olografo erede universale la pronipote Umiltà Morazzini, classe 1927, originaria di Siena. Il 20 agosto 2001 morì anche Umiltà, lasciando eredi i due figli Aldo e Maria Grazia. Nel settembre 2009 Aldo ha ritrovato in un cassetto della casa della pro-prozia il libretto bancario del 1907 con le 100 lire depositate. Fratello e sorella ne hanno calcolato l’attuale valore: oltre 500.000 Euro. I due hanno deciso di agire legalmente per recuperare la somma alla Banca d’Italia (Agi.it 5/1).

MALATI A novembre 2009 le giornate di assenza per malattia dei docenti italiani sono state 822mila, in forte aumento rispetto alle 500mila dello stesso mese del 2008. Il caso più eclatante quello dell’istituto superiore di Marsciano, in provincia di Perugia, dove le assenze a novembre hanno raggiunto il 41%. All’istituto superiore Failla Tadaldi di Castelbuono, in provincia di Palermo, e alla direzione didattica Savona-Chiavella, in provincia di Savona, si è superato il 20%. Dal 7 gennaio è entrato in vigore il decreto voluto dal ministro Renato Brunetta: chi si ammalerà dovrà essere reperibile per sette ore, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, e non più solo per quattro (Salvo Intravaia, la Repubblica 8/1).

MALATTIE In Italia sono state appena censite 435 patologie rare, quelle che colpiscono meno di cinque persone su 10mila. La ricerca è stata effettuata esaminando le cartelle cliniche di 66.491 pazienti. Secondo l’Oms nel mondo queste patologie sono circa 5mila (Maria Pirro, Panorama 14/1).

COLORI Harlem, celebre quartiere “black” a nord di Manhattan, è sempre più bianco: sui 126.000 abitanti del 2008, solo il 62% è di pelle nera (77.000 persone). Nel 2008 i bianchi erano 13.800, 18 anni prima, nel 1990, erano 672, nel 2000 erano 2.200. In seguito all’invasione dei bianchi, molte famiglie nere abbandonano il quartiere, e il ricambio è facilitato dal fatto che pochissimi neri sono proprietari di case in loco, e tre quarti di loro vivono in affitto. Nel quartiere è calato anche il tasso di criminalità: da 8.000 reati gravi ogni anno a meno di 2.000 (Vittorio Zucconi, la Repubblica 7/1).

LINGUE Il linguaggio dei ciechi, il Braille, è in via d’estinzione. Colpa delle nuove tecnologie legate al computer, come la speciale tastiera che dialoga col pc e i programmi di videoscrittura che riproducono a voce la scrittura. Il braille è stato inventato due secoli fa dal francese Louis Braille e viene insegnato e imparato soprattutto nei Paesi occidentali più ricchi, dove c’è una maggiore sensibilità sociale verso i ciechi. La scomparsa di questo linguaggio porta con sé due controindicazioni: la perdita di valore della lettura e il minor numero di stimoli mentali che comporta l’uso del computer rispetto all’apprendimento della lingua braille, che aumenta la proattività della persona (Francesco Vergani, Italia Oggi 7/1).

LEGGENDE La mitica città di Eldorado esiste davvero e si trova nel bacino settentrionale del Rio delle Amazzoni, sul confine fra Brasile e Bolivia. È stata individuata grazie a immagini satellitari e a foto aeree, che hanno immortalato più di 200 giganteschi disegni geometrici, che si estendono per oltre 250 chilometri quadrati. La civiltà di Eldorado si sarebbe sviluppata fra il 200 e il 1283 dopo Cristo, sopravvivendo forse fino all’arrivo dei conquistadores nel Cinquecento (Enrico Franceschini, la Repubblica 7/1).

VIOLINI Donggaocun (Cina) è la citta dei violini: vanta nove fabbriche, oltre 150 officine e produce 300.000 viole e violoncelli. Quindici anni fa Chen Zuhua decise di mettersi a fabbricare archi. Partì per l’Italia, imparò il mestiere e tornato in Cina aprì la Beijing Dual Joy, che oggi produce sessantamila violini l’anno. «Ne ho comprato uno e poi ho acquistato anche parecchi manuali. Nessuno nella mia azienda ne aveva mai costruiti prima». A Donggaocun si produce un terzo dei violini confezionati in tutto il mondo, di ottima qualità: in legno tibetano, fatti a mano, con estrema attenzione per i dettagli, buona sonorità e prezzo accessibile. Ma in Cina scarseggiano i violinisti: così il governo ha deciso di incoraggiare gli studenti a studiare musica (Lastampa.it 4/1).

COMPULSIVI Gli italiani che soffrono di shopping compulsivo sono il 5% della popolazione, con una crescita del 10% in dieci anni. La fascia d’età più colpita va dai 18 ai 45 anni, e il sesso più colpito è quello femminile (85%). Ma gli uomini sono in aumento: più 6% in 20 anni. Lo shopping compulsivo è stato riconosciuto come vera e propria disfunzione dall’American Psychiatric Association nel manuale Dsm-IV, manuale di patologie mentali accreditato a livello internazionale (Alessandra Retico, la Repubblica 7/1).

PIRATI/1 Il 2009 è stato l’anno delle contraffazioni. I Nas hanno sequestrato pane fatto con farine diverse da quelle specificate nell’etichetta, olio di semi spacciato per extravergine d’oliva e tartufi cinesi spacciati per made in Italy. Oltre a carni contraffatte, marmellate, succhi e pomodori di terza categoria rispetto al marchio di primissima qualità. L’ultimo blitz risale al 30 dicembre: a Palermo è stata sequestrata una tonnellata di gamberoni congelati. Nel giro di tre mesi i carabinieri hanno sequestrato solo a Bari circa 21 tonnellate di prodotti alimentari non in regola per un valore complessivo stimato in 562.000 euro. Il fenomeno è chiamato “agropirateria” o “contraffazione alimentare”. Tra i prodotti più contraffatti c’è il pesce: può capitare che un pangasio, pesce del Sud-Est asiatico, sia spacciato per sogliola, e fatto pagare 35 euro al chilo anziché cinque, o che lo squalo sia venduto come pesce spada. Altri imbrogli: filetto di pesce palla al posto della rana pescatrice, anguilla al posto del capitone, passera di mare al posto della sogliola (Bepi Castellaneta e Enza Cusmai, Il Giornale 2/1).

PIRATI/2 In Francia in questi giorni entra in funzione la Hadopi (Haute autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur Internet), l’autorità che protegge il diritto d’autore su Internet applicando la regola del baseball «tre sbagli e sei fuori»: l’utente sorpreso a scaricare illegalmente un file è prima avvisato via e-mail, poi da una lettera scritta e, se insiste una terza volta, è convocato dal giudice. Ora in Europa stanno emulando i francesi: il 23 novembre scorso il Parlamento di Strasburgo ha approvato il “Pacchetto Telecom”, che permette la disconnessione da Internet a seguito di un processo. In Spagna i ministri dell’Industria Miguel Sebastian e della Cultura Ángeles González-Sinde vogliono aggiungere ai motivi che giustificano il blocco di un sito la violazione del diritto d’autore. In Gran Bretagna si sta discutendo il “Digital Economy Bill”, al quale si oppongono Google, Yahoo! e eBay. Le italiane Fimi, Afi, Siae e Univideo hanno dimostrato apprezzamento per la nuova legge francese (Stefano Montefiori, Corriere della Sera 5/1).


[Il Foglio del lunedì, 11/01/10]

lunedì, gennaio 04, 2010

04/01 - Abstracts

FERITI Nessuna vittima, ma è aumentato il numero totale dei feriti per i botti di Capodanno. Sono in calo gli incidenti più gravi. A Reggio Calabria un bambino di sei anni è stato ferito alla schiena da un proiettile vagante, mentre era in strada con la famiglia a festeggiare. I feriti sono stati 509, 17 con prognosi superiore ai 40 giorni, 492 con prognosi inferiori ai 40 giorni. L’ anno scorso ci furono una vittima, poco meno di 400 feriti e 28 incidenti gravi. Sempre meno i feriti da arma da fuoco: otto quest’anno, tutti con prognosi inferiore a 40 giorni (20 nello scorso capodanno). È aumentato di molto il numero di persone denunciate: 572 contro le 488 del 2008, con 61 arrestati (64 nel 2008). I feriti: molti minorenni e alcuni bambini che nella maggior parte dei casi hanno subito escoriazioni e contusioni. In alcuni casi lesioni gravi agli occhi, amputazioni di mani e dita e ustioni. In Campania sono state portate in ospedale 113 persone (l’anno scorso 97); a Roma sono stati registrati 12 feriti (Giulio Isola, Avvenire 2/01).

MIRACOLI Una donna muore durante il parto e dà alla luce un feto morto. Dopo alcuni minuti sia lei sia il bimbo tornano in vita. È successo al Memorial Hospital del Colorado e ne parlano come del miracolo di Natale. La donna, Tracey Hermanstorfer, la notte di Natale era pronta per partorire quando il suo cuore si è fermato. I medici: «Non rispondeva agli stimoli così ci siamo concentrati sul bimbo praticando un cesareo senza anestesia». Ma il feto era privo di vita. «Poi è successo qualcosa». Dopo 4 o 5 minuti senza battito il cuore della donna ha ripreso, seguito da quello del neonato (Corriere della Sera 31/12).

PROTESTE Le prostitute di Garstin Bastion Road, il quartiere a luci rosse di Delhi, hanno inviato lettere di protesta sia al governo locale che a quello nazionale e hanno deciso di manifestare in piazza se il governo non cambierà le forniture di preservativi. Aradhana Johri, segretario della commissione nazionale di controllo per l’Aids: «Non sappiamo nulla, e se avessimo qualche segnalazione, non esiteremmo a controllare e a cambiare i preservativi». Secondo le prostitute, i preservativi che vengono distribuiti non le salverebbero dalle malattie. In India la prostituzione è illegale, ma da qualche tempo tollerata. Nel quartiere a luci rosse della capitale ci sono oltre 100 case di appuntamenti dove vivono circa 5000 prostitute indiane e provenienti da paesi limitrofi (Blitzquotidiano.it 29/12).

SOCIALISTI Hugo Chávez, presidente del Venezuela, per «rompere la spina dorsale della speculazione selvaggia capitalista che finora ha regnato impunemente», ha creato il primo panino socialista, che sarà prodotto dalla Comerso (Corporación de Mercados Socialistas). Si tratta dell’arepa, un panzerotto di farina di mais ripieno di carne, formaggio e salumi che è una specialità locale: sul mercato costa circa 20 bolivar (circa un euro e mezzo), nei negozi calmierati è venduto a cinque. In quessto modo, secondo Chávez, «si blocca il capitalismo vorace che continua a saccheggiare il popolo» facendo concorrenza al colosso statunitense McDonald’s. Economicamente, il Venezuela non è messo bene: vanta l’inflazione più alta dell’America Latina (29%), un’economia in recessione (-2,9% a fine 2009) e una caduta del 40% del prezzo del greggio, che finanzia più della metà del bilancio statale e l’anno scorso ha rappresentato il 90% delle esportazioni del nono produttore mondiale di petrolio (Gian Antonio Orighi, La Stampa 2/01).

CENSURE La statunitense Apple censura il Dalai Lama: cercandone il nome su un iPhone cinese, distribuito da China Unicom, non esce nessun risultato, ed è stato bloccato l’accesso a cinque software relativi al leader tibetano e alla leader degli uiguri Rebiya Kadeer. La stessa censura già si verificava sui motori di ricerca Google e Yahoo versione cinese. Proteste da parte di Reporter senza frontiere): «Gli abbonati dell’iPhone in Cina hanno il diritto di sapere a che cosa non hanno accesso libero. Il gruppo americano si unisce al club delle imprese che applicano la censura nel Paese asiatico: una grande delusione da parte di un gruppo che ha basato la sua campagna pubblicitaria sul “pensa diverso” e che si ritiene creativa». Apple ha dichiarato che si attiene solo alle leggi locali (Lastampa.it 1/01).

FURTI L’Ump (Union pour un Mouvement Populaire), il partito di Nicholas Sarkozy, dovrà risarcire la casa discografica Musicor per aver usato in un suo spot elettorale la canzone Tous ceux qui veulent changer le monde senza pagarne i diritti d’autore. Da qualche settimana, era diventata il nuovo inno dei «giovani Ump», accompagnata da un video musicale al quale hanno partecipato anche i ministri Eric Besson e Christine Lagarde, l’eurodeputata Rachida Dati e il portavoce del partito Fréderic Lefebvre: i componenti del governo cantano in playback. I soggetti coinvolti, la Musicor e la cantante Marie-Mai, hanno minacciato un’azione legale. L’Ump è stato il fautore della «legge Hadopi», che prevede multe pesantissime per chi viola online il diritto d’autore. L’Ump pagherà diritti e interessi sul ritardo, per un totale di almeno 32.500 euro. Non è la prima volta che il partito di Sarkozy viene accusato di violare il diritto d’autore: era già successo nel gennaio 2008, quando aveva usato in alcuni comizi la canzone Kids senza autorizzazioni. La band americana Mgmt, autrice del brano, aveva chiesto lo stesso risarcimento: 32.500 euro (Anais Ginori, la Repubblica 2/01).

PLAGI Per risolvere il problema della vodka contraffatta, il governo russo ha deciso di aumentarne il prezzo a un minimo di 89 rubli (poco più di due euro): la vodka che sarà venduta a un prezzo inferiore sarà considerata falsa e dannosa per la salute. In ogni caso, la vodka rimane l’alcolico più consumato in Russia e il più economico. Con questa misura, il governo spera anche che nonostante la crisi i russi spendano un po’ di più per non mettere a rischio la salute: la vodka contraffatta è prodotta in cattive condizioni igieniche e con ingredienti spesso tossici (N. Lo., la Repubblica 2/01).

MANETTE Un disoccupato 35enne e incensurato, pur di non passare il Capodanno con la propria famiglia, ha chiesto ai carabinieri di essere arrestato. Rifiutato per non aver compiuto alcun reato, è andato in una tabaccheria vicina e, minacciando i titolari con un taglierino, ha rubato un pacchetto di caramelle. Ha poi aspettato che arrivassero i carabinieri, per coglierlo in flagranza di reato (Avvenire 2/01).

MEMORIA Per la prima volta una donna di 90 anni degli Emirati Arabi Uniti gareggerà con i suoi 50 nipoti in un concorso nazionale di memorizzazione del Corano a Khorfakkan. Fatima Mohammad Ali si è iscritta al concorso de “Al Hassawi Holy Quran Award” nel 2001, quando è stato istituito. Ahmad Mosa, uno dei nipoti, ha raccontato che Fatima ha deciso di prendere parte alla gara nonostante il suo analfabetismo. La nonna si allena ascoltando cassette e spesso viene aiutata dagli altri nipoti, tutti i giorni percorre 700 metri per raggiungere la moschea dove memorizza il testo. Indipendentemente dalla prova, gli organizzatori del concorso hanno deciso di preparare una speciale cerimonia in onore di Fatima (Libero 22/12).


[Il Foglio del lunedì, 04/01/10]