lunedì, marzo 01, 2010

01/03 - Abstracts

AMERICANI «Quando ho preso il passaporto americano sono diventato un americano con origini italiane. Non è come da noi. Se un turco prende il passaporto in Italia, non diventa italiano, ma un turco con il passaporto italiano. L’americanitudine, invece, è un qualcosa che ti ingloba» (Francesco Bonami, curatore della settantacinquesima Biennale del Whitney Museum di New York) (Enrica Brocardo, Vanity Fair 3/3).

MAFIA Il Museum of American Gangster, dedicato ai mafiosi americani, aprirà a Manhattan il 7 marzo all’interno dello storico Theatre 80 (St. Marks Place), ex bar gestito dalla mafia ucraina dove si esibì anche Frank Sinatra. Ai visitatori saranno offerte lezioni di gergo da gangster. In programma anche i mob tour, gite turistiche con visite guidate dei luoghi storici dove avevano sede le storiche organizzazioni criminali newyorkesi. Uno dei più popolari, “Nascita del crimine organizzato a New York”, è una camminata di tre ore nel Lower East Side, partendo dal quartier generale della Five Points Gang di Paul Kelly fino alla casa della Eastman Gang (Benedetta Perilli, la Repubblica 22/2).

ROTUS Robert Boguslaw, uno dei tre pianisti ufficiali della Casa Bianca, frequenta la sede presidenziale almeno due o tre volte a settimana. Più di duemila ogni giorno i visitatori, 112 gli appuntamenti per l’amministrazione, 58 i meeting dello staff, 385 gli incontri tenuti personalmente dal presidente ogni anno. A smistare gli ospiti è Darienne Page, ex veterana dell’Iraq, soprannominata dal presidente Rotus (Receptionist of the United States, mentre il Presidente è Potus, President of the United States): fa entrare i primi turisti alle 7.30. Lo scorso anno cinque milioni e mezzo di persone hanno fatto richiesta per visitare la Casa Bianca (Angelo Aquaro, la Repubblica 22/2).

PAPARAZZI Felice Quinto, paparazzo simbolo della Dolce Vita. Iniziò la carriera a Roma nel ’56, imparando a fotografare per necessità: «Non vengo da nessuna scuola. Ho imparato tutto quello che so perché avevo bisogno di mangiare. E perché amavo quello che facevo». Girava su una moto Guzzi rossa munito di Rolleiflex. La sua definizione di paparazzo: «Uno che vuole rompere le palle». Fellini gli offrì il ruolo del fotografo della Dolce Vita, proponendogli 10.000 lire al giorno, ma lui rifiutò. Nel 1960 si beccò una ginocchiata da Anita Ekberg per averla inseguita e paparazzata. È morto di polmonite in un ospedale di Rockville, il 17 gennaio di quest’anno (Pierangelo Sapegno, La Stampa 23/2).

LEGGENDE False leggende che circolano in Inghilterra: c’è una sola foto che ritrarrebbe Hitler da bambino (in realtà ritrae l’americano John May Warren); i francesi si nutrono di latte di topo; Microsoft ha tentato di comprare la Chiesa Cattolica. Leggende vere: esistono i ragni giganti (i “ragni cammelli”, che vivono in Iraq) ma anche i gatti giganti (Sassy, un tabby americano che pesa 18 chili) e in India si vende la pipì di mucca a scopi curativi (Laura Powell, dailymail.co.uk 22/2).

DIMENTICATI Rudyard Kipling, autore del Libro della giungla, scrisse il suo capolavoro in uno chalet nel Vermont, rimesso a nuovo da poco: conserva ancora le sue mazze da golf e un’edizione fac-simile dell’Encyclopedia Britannica del 1891 donatagli da Robert Louis Stevenson. A marzo inizieranno anche i lavori di restauro del bungalow di Bombay, in India, dove lo scrittore nacque e visse fino all’età di sei anni: diventerà un museo, ma non dedicato a Kipling. In India non esistono monumenti, targhe, commemorazioni dedicate a Kipling, un «colonialista bianco». Secondo Sharad Keskar, presidente della Kipling Society, «in India c’è un establishment abbastanza ignorante, che non sa niente di Kipling se non che era un imperialista o comunque un esponente dell’Impero» (Michele Farina, Corriere della Sera 22/2).

INDIGENI Gli indigeni sono circa 370 milioni di persone, un ventesimo della popolazione mondiale. Tra di loro il suicidio è molto diffuso: il tasso di suicidio fra gli eschimesi è dalle cinque alle sette volte superiore rispetto alla media canadese, quello fra gli indios guaranì è dieci volte più alto di quello degli altri brasiliani. In pericolo anche aborigeni australiani e yanomani venezuelani, la cui mortalità va da 76 a 250 casi ogni mille nascite (la media nazionale è 19): sempre fra gli yanomani, nel 2004 l’incidenza della malaria era 70 volte superiore alla media venezuelana. Il popolo che soffre più di diabete è quello degli indiani pima dell’Arizona, con un’incidenza del 50% fra i trentenni. In tutto il mondo più del 50% degli indigeni sopra i 35 anni presenta un diabete di tipo due (Daniele Zappalà, Avvenire 21/2).

SCIMPANZÉ Zhora, scimpanzé di dieci anni, alcolizzato. Sarà mandato dallo zoo di Rostov, dove risiede, in un centro di disintossicazione da alcol e tabacco a Kazan: a rovinarlo sono state birre e sigarette offertogli dai visitatori dello zoo. Quando è in astinenza da birra piange, diventa aggressivo e non riescono a calmarlo nemmeno le sigarette. Lo scimpanzé era stato acquistato dallo zoo cinque anni fa ed è il maschio preferito dagli esemplari femmina della sua specie (Nicola Lombardozzi, la Repubblica 27/2).

CONIGLI In Australia ci sono dieci miliardi di conigli. Nel 1859, quando furono importati dai coloni, erano 24 (Vanity Fair 3/3).

CAVALLI Le nuove regole per le botticelle che trasportano turisti in giro per Roma: vietate le strade in salita per non affaticare i cavalli, obbligo di targa, orario di servizio non superiore alle otto ore. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) ricorda che le targhe non tutelano la salute dei cavalli (ansa.it 22/2).

CANI Giant George, il cane più lungo del mondo, è un alano che misura 220 centimetri di lunghezza dalla testa alla coda ed è alto 109 centimetri dalla spalla alla zampa. Vive a Tucson (Arizona) con il padrone, David Nasser (ansa.it 23/2).

MEDAGLIE Treo, labrador nero di otto anni, è stato impiegato in Afghanistan come sminatore. Il 24 febbraio ha ricevuto la Dickin Medal, la massima onoreficenza che si possa assegnare agli animali britannici che si sono distinti per merito in guerra. Finora la medaglia è stata assegnata a 63 animali, fra cui 32 piccioni viaggiatori, 27 cani, tre cavalli e un gatto (Alessandro Carlini, Libero 25/2).

SPIAGGE Fido Lido, la prima spiaggia solo per cani. Sarà costruita a Trieste vicino al Molo Balota: su un’area di circa 20.000 metri quadri sorgerà uno stabilimento balneare da 6.000 metri attrezzato con 30 piazzole sopraelevate con lettini sdraio, ombrellone e tavolino, 10 cabine spogliatoio e una decina di docce a gettone. Sarà aperto tutto l’anno. I servizi offerti: bar, doccia calda, vendita di cibo, dogsitter ad ore e giornaliero, veterinario (blitzquotidiano.it 23/2).

ROBOT L’esercito americano sta reclutando muli robot: si chiamano LS3 (Legged squad support system) e sono stati commissionati dalla Darpa (Defense advanced research project agency). Sono in grado di trasportare carichi da 181 chili per circa 32 chilometri su ogni tipo di terreno e a pieno carico pesano circa 570 chili. Marc Railbert, ex professore del Mit di Boston oggi a capo di Darpa, ha sviluppato l’LS3 come evoluzione di Big Dog, cavallo meccanico di 75 chili che quando percorre terreni scoscesi attiva automaticamente sensori di equilibrio. Claudio Semini dell’Iit (Istituto italiano di tecnologia) sta assemblando HyQ (Hydraulic Quadruped), cyber-San Bernardo di 90 chili, progettato per individuare i dispersi dopo catastrofi naturali (Paola Caruso, Corriere della Sera 23/2).

FUSIONI Avatar (Advanced virtual and technological architecture research laboratory) è alla ricerca di materiali che fondano «gli ambienti costruito e naturale, in modo tale che l’energia e l’informazione possano fluire liberamente tra l’architettura e la biosfera, come parte di un unico processo». Rachel Armstrong, ex medico che insegna alla Bartlett School of Architecture dello University College di Londra, vuole realizzare protocellule sintetiche dalle quali potrebbero svilupparsi strutture coralline. «Nel prossimo futuro l’architettura sarà viva. I muri delle case, rivestiti di alghe, potrebbero allora smaltire l’inquinamento e perfino ristrutturarsi da soli grazie all’accelerazione di una reazione chimica» (Leonardo Servadio, Avvenire 21/2).