mercoledì, ottobre 14, 2009

14/10 - Londra: what to do?

«No, Sir, quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita. A Londra c’è tutto ciò che questa vita possa offrire» (Samuel Johnson, 1709-1784)

Nell’ottobre 2007 per comprare una sterlina servivano 1,43 euro, un anno fa 1,28. Oggi la sterlina vale 1,06 euro. Comprare nel Regno Unito conviene.

GBP: Great Britain Pound. PCM: Pounds Current Money. PW: Per Week. Sono le sigle che si incontrano ogni volta che si vuole comprare, noleggiare o affittare qualcosa a Londra.

Si può decidere di partire per qualche giorno o passare a Londra un solo giorno: in entrambi i casi, conviene prenotare un volo low cost. Il volo Ryanair per Londra parte da 13 città italiane (Alghero, Ancona, Forlì, Genova, Milano, Palermo, Pescara, Pisa, Roma, Trieste, Torino, Venezia e Verona) e atterra agli aeroporti di Stansted (tutte le tratte) e di Luton (solo se si parte da Milano). Partire e tornare nello stesso giorno, se sono disponibili tariffe ridotte, può essere conveniente, ma è necessario prenotare con largo anticipo. Altrimenti un viaggio di una giornata scarsa rischia di costare di più.

36,26 euro (tutto compreso): soldi spesi dal fondatore del blog PartodaMilano per un viaggio a Londra di due giorni. Ad esempio, l’albergo (Hoxton, nel centro), pernottamento in camera doppia e prima colazione, gli è costato 1 sterlina (poco più di un euro) in promozione speciale. Il biglietto del volo a/r Ryanair, invece, 4 euro in promozione estiva.

36 euro: soldi che in media gli italiani spendono senza accorgersene in una settimana (fenomeno del “mystery spending”) secondo una recente indagine dell’Istituto Astra.

Prima di partire, conviene procurarsi la carta London Pass: permette di entrare senza fare code in 55 attrazioni turistiche cittadine, offrendo anche sconti in locali ed esercizi commerciali. Opzionale il trasporto gratuito con mezzi pubblici. Un London Pass di 6 giorni per adulti con trasporti inclusi costa 129 sterline (quasi 140 euro). Viste le tariffe esose dei trasporti (fino a 4 sterline, 4,30 euro, per una corsa singola in metro), finisce per convenire.

Ci sono quattro modi per girare la città. Oltre alla metro (la “Tube”) e ai caratteristici routemaster, bus rossi a due piani in corso di rinnovamento (i nuovi saranno in strada entro il 2012), si può andare in battello o noleggiare una bicicletta: rivolgendosi alla London Bicycle Tour, la prima ora costa 4 sterline (4,30 euro), le successive 3 (3,30 euro). Un giorno di noleggio costa 19 sterline (20,50 euro), una settimana 48 (52 euro).

Rightmove.co.uk, il più grande sito britannico di vendita e affitto immobili, ospita più del 90% delle case in vendita nel Regno Unito. Costo dell’affitto settimanale di un appartamento con una camera da letto nel centro di Londra (zona Savage Gardens, vicino al Tamigi): a partire da 345 sterline (373,5 euro) a settimana. Più conveniente la condivisione di un appartamento (flat sharing). Nella periferia londinese (Waghorn Road), una stanza singola in un appartamento di due stanze costa 120 sterline (130 euro) a settimana.

Per risparmiare sull’alloggio, si può ripiegare sull’ostello. Molti sono nel centro città, come Central Hostel (26 Princes Square, Westminster). 80 camere, dormitori di 6-8 posti letto, bagni in comune e una tariffa di 28 sterline (30 euro) per due notti, se si prenota per il finesettimana 30 ottobre - 1 novembre (ricorrenza della festa di Halloween, tipicamente britannica). Chi è più timido può rivolgersi al The Generator London (37 Tavistock Place, Russell Square, Camden). 800 posti letto, anche in camere doppie. Qui è offerta anche la prima colazione e i prezzi salgono: a partire da 45 sterline (49 euro) per due notti in un posto letto in un dormitorio di 8 letti.

«I don’t drink coffee, I take tea, my dear» (Non bevo caffè, mia cara, prendo il tè) (Sting, Englishman in New York)

Gli inglesi consumano mediamente 2,1 chili di tè procapite ogni anno: l’equivalente di 48 miliardi di tazze.

In città, il tè si può bere un po’ ovunque. Da TeaSmith (6 Lamb Street) un tè con pasticcini costa 18 sterline (19 euro), un menù degustazione 25 sterline (26,90 euro). Prezzo di una singola tazza di tè da Babington’s (a Roma in piazza di Spagna): da 8 a 14 euro a seconda della varietà.

Per mangiare con poco conviene fare un giro su Toptable: offre gli indizzi di quasi 500 ristoranti londinesi in cui si mangia con meno di 25 sterline (28 euro). Si può sempre ripiegare sul tradizionale fish and chips (pesce e patatine), disponibile al North Sea Fish Restaurant (7-8 Leigh Street). Una lista dei migliori locali londinesi di fish and chips è disponibile su Timeout.com.

Cristiano Ronaldo è goloso di cucina inglese e fish and chips. Tanto che nel 2007, quando era ancora al Manchester United (oggi gioca nel Real Madrid), fu messo a dieta rigida dall’allenatore Alex Ferguson. Un’altra pietanza locale preferita dal calciatore era lo steak pies, pasticcio di carne in crosta molto calorico.

Nove grandi musei londinesi sono a ingresso gratuito. Fra questi, il British Museum (Great Russell Street), che contiene la più grande collezione europea d’arte egizia (circa 110.000 reperti). E il Victoria and Albert Museum (Cromwell Road), che ospita anche costumi, fotografie, stoffe, abiti e complementi di arredo.

Al British Museum, da ottobre 2008 a gennaio 2009, è stata esposta una statua in oro massiccio con le fattezze della top model Kate Moss. La più grande statua d’oro dai tempi dell’Antico Egitto: 50 kg di peso, 18 carati, 1,5 milioni di sterline (1,6 milioni di euro) per la realizzazione. L’opera, realizzata da Marc Quinn, si chiama Siren e raffigura la modella in posizione yoga.

Bargain: occasione, affare. A Londra se ne possono fare molti, soprattutto in fatto di moda. L’outlet di Burberry (29-53 Chatham Place, Hackney), storico produttore di trench, accessori e abbigliamento, offre merce a prezzi di fabbrica. Costo di una borsa con la fantasia check (a quadroni scozzesi): 400-500 sterline (433-540 euro). Costo in un negozio italiano: intorno ai 1000 euro. Per comprare un trench con l’80% di sconto si può partecipare alla Burberry sample sale, un evento che offre saldi particolarmente vantaggiosi. Un altro modo per fare buoni affari è andare a caccia di vintage.

La metà del guardaroba dell’attrice inglese Sienna Miller è composto di pezzi vintage. Anche sulle passerelle dei festival le attrici si vestono vintage: Reese Witherspoon ha indossato uno Chanel vintage al Festival del Cinema di Roma, Julia Roberts un Valentino vintage alla Cerimonia degli Oscar 2001.

Vintage: oggetto usato in buone condizioni che abbia almeno vent’anni di età. Il vintage più diffuso a Londra è l’abbigliamento. Molte le mete per gli appassionati. Palette London (21 Canonbury Lane, Islington) vende anche libri e oggetti per la casa. Butler & Wilson (189 Fulham Road, Chelsea) è specializzato in gioielleria. Steinberg & Tolkien (193 King’s Road, Chelsea) ha prezzi alti ma merce di qualità. Berty and Gerty (69 The West Yard) ha anche una propria linea di accessori. Rokit (4 sedi: 101-107 Brick Lane, 225 High Street, 42 Shelton Street) offre abbigliamento sia maschile che femminile.

Prezzo da Rokit di un trench vintage lungo di pelle in ottime condizioni: 65 sterline (69,50 euro).

Charity shop: negozio di carità, vende oggetti e abiti dismessi a prezzi contenuti e devolve il ricavato in beneficenza. Il primo charity shop londinese fu aperto dalla Croce Rossa nel 1941 in Old Bond Street per sostenere la cittadinanza in periodo di guerra. Oggi ce ne sono più di 400. Le grandi marche si trovano al Marie Curie Cancer Care shop (1 Lichfield Terrace). Per gli appassionati del vintage, una meta interessante è Salvation Army (9 Princes Street). Solo per uomini Boudi (71 New Bond Street).

Gli stilisti Manolo Blanhik e Catherine Walker donano le loro creazioni al British Red Cross (67 Old Church Street). Nicole Farhi fa una donazione al mese a Crusaid (19 Churton Street). Keira Knightley ha donato l’abito che ha indossato alla cerimonia degli Oscar 2006 a Oxfam (144 Notting Hill Gate). Sienna Miller e Christian Slater sono clienti fissi di Traid (61 Westborne Grove).

Prezzo di un cardigan di cachemire da Traid: 10 sterline (10,70 euro).

Nel centro e in periferia ci sono quasi 50 mercati. Che vendono di tutto: dall’abbigliamento ai fiori, dagli alimentari agli oggetti di antiquariato. La maggior parte è concentrata nella periferia, e soprattutto nell’East London. A parte i celeberrimi Portobello Road (omonima via, tutti i giorni) e Camden Market (Camden High Street e Buck Street, da giovedì a domenica, 9-17:30), molto turistici, ci sono altri indirizzi, come Brick Lane (Brick Lane Street, domenica mattina) e Brixton (East of Brixton Road Brixton, tutti i giorni a orari alterni), mercato multietnico di frutta e verdura. Chi è interessato all’antiquariato, può curiosare nel Bermondsey Market (Bermondsey Square, venerdì, 8-13) e nel Chelsea Antiques Market (245-253 Kings Road, dal lunedì al sabato, 10-18). Per comprare fiori, il posto giusto è il Columbia Road Flower Market (Columbia Road, domenica mattina). I collezionisti faranno bene a non perdersi la Charing Cross Collector’s Fair (Villiers Street, sabato, 8:30-17).

Il mercato di Petticoat Lane (Middlesex Street e Wentworth Street, tutti i giorni tranne il sabato, ad orari alterni) è stato fondato più di 400 anni fa: è il più antico della città. Qui gli ugonotti francesi vendevano intimo femminile e sottovesti di pizzo, da cui il nome petticoat (sottoveste). In epoca vittoriana, il nome della via fu cambiato in Middlesex Street per eliminare ogni riferimento alla biancheria da donna.

Londra è la città degli stadi. Ne ha sette:
• Wembley: il più grande della città. Ricostruito nel 2007, è costato 757 milioni di sterline (oltre 819 milioni di euro).
• Stamford Bridge: il secondo per grandezza, è conosciuto anche come Chelsea FC Stadium, per la squadra locale che vi gioca.
• Emirates Stadium: il terzo per grandezza, ospita le partite dell’Arsenal.
• White Hart Lane: lo stadio del Tottenham, inaugurato nel 1899.
• Boleyn Ground: detto anche Uptown Park, ospita il West Ham.
• Craven Cottage: vi gioca il Fulham, squadra del miliardario Dodi Al Fayed.
• Twickenham: lo stadio del rugby. L’appuntamento per i cultori di questo sport è l’incontro Australia-Nuova Zelanda del 24 ottobre per il torneo Quattro nazioni.

Il trip londinese può attendere? Pianificate un viaggio per il 2012: potreste assistere alle prossime Olimpiadi. I biglietti (7.700.000 per i Giochi e 1.500.000 per le paralimpiadi) saranno messi in vendita nel 2011 e costeranno dalle 10 alle 50 sterline (da 11 a 54 euro). Per l’occasione sarà costruito il nuovo Olympic Stadium: 85.000 posti a sedere, che saranno ridotti poi, a Olimpiadi terminate, a 25.000.

Crescita economica potenziale della Gran Bretagna grazie alle Olimpiadi: 2 miliardi di sterline (stima delle guide turistiche VisitLondon e VisitBritain).


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