lunedì, aprile 28, 2008

Pane, petrolio e fantasia

E' bufera sui biocombustibili.
In Italia come nel resto del mondo.
Secondo gli economisti, sarebbero una delle cause scatenanti l'aumento vertiginoso dei prezzi dei beni alimentari di prima necessità: grano, quindi farina, pane e pasta, e riso.

Secondo le cifre riportate dalla Banca Mondiale, il prezzo degli alimentari è salito dell'83% negli ultimi tre anni.
Crescita legata all'innalzamento dei prezzi del petrolio, ormai arrivato a 120 dollari al barile.
Petrolio che, se rincarato, rende più caro l'import-export di vari beni, primi fra tutti quelli alimentari.

E qui entrano in campo i biocarburanti.
Preparati con coltivazioni massiccie di granturco, girasoli, zucchero, a seconda delle caratteristiche climatiche e morfologiche del paese di produzione.
Negli Stati Uniti, ad esempio, si predilige il granturco.
La cui quantità attualmente impiegata nella produzione dei biocombustibili coprirebbe le necessità di 83 paesi, come denunciato dalla rivista medica The Lancet.

I principali quotidiani urlano il rischio di rivolte legate all'innalzamento dei prezzi: "Il pane, il biocombustibile delle rivolte", titola un articolo di ieri il Diario de Noticias, principale quotidiano portoghese.
Che accosta i termini inglesi hungry e angry in un attualissimo gioco di parole: affamato e arrabbiato.

Come lo sono gli oltre 100 milioni di abitanti nei 37 paesi del mondo che vertono in condizioni di estrema povertà, secondo quanto riportato dal rapporto FAO sui paesi in crisi alimentare e 'bisognosi di sostegno esterno'.
Alcuni per problemi climatici e territoriali - scarsità di piogge e terreni infertili per l'Africa nera, inondazioni e alluvioni per l'America Latina, cicloni e tifoni per l'Oriente - altri per l'impossibilità di rispondere con un'offerta numericamente adeguata alla crescente domanda.
Legata soprattutto all'incremento demografico.

Una volta era l'oro nero a scatenare le guerre.
Oggi sono l'acqua, il nuovo oro, e i beni alimentari di prima necessità.
E mentre si ricavano biocarburanti dalle fonti più imprevedibili - di recente, anche dalla carne - il prezzo del petrolio continua a salire.
E l'emancipazione completa da questa fonte energetica è ancora lontana.

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